Coniugi e paracliti

Ebrei 3, 13
Esortatevi a vicenda ogni giorno.
La traduzione greca della parola “incoraggiamento” è parakletos, che letteralmente significa “chiamato ad aiutare”. Invece “coniuge” deriva dal latino cum iugo (“col giogo”), da cui deriva «congiungere». Fa venire in mente l’immagine che c’è nel vangelo di due persone tenute insieme col giogo l’una accanto all’altra, quando Gesù dice: “Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me… Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero” (Matteo 11,29-30). Questo essere “chiamato ad aiutare” include certamente il dire parole edificanti e che fanno bene, tuttavia è ben più di questo. È stare accanto a tuo marito e mantenere un atteggiamento sereno quando perde il suo lavoro. È lavare i piatti quando tua moglie è troppo stanca per reggersi in piedi. È accovacciarsi all’altezza degli occhi di una bambina di quattro anni e ascoltare con simpatia mentre ti racconta in lacrime del suo ginocchio sbucciato.
L’atto di incoraggiare esclude il dire parole vuote del tipo “Avresti dovuto saperlo, e non dovresti aver fatto quello stupido errore” o “Devi fartene una ragione”. Invece, l’incoraggiamento è l’arte della condivisione. Quando stai al fianco del tuo coniuge e condividi i suoi problemi, sei diventato un praticante di parakletos e una fonte eccezionale di coraggio, speranza e serenità.
Solo tra noi…
- Conosci qualcuno che ti fa sempre sentire bene con te stesso\a?
- Come ci riescono?
- In che modo Dio si sta servendo di me per farti sentire che Lui è nostro coniuge, “venuto al nostro fianco”?
- Come posso migliorare nell’arte dell’incoraggiamento?
Padre buono, grazie per averci dato il potere di incoraggiare gli altri. Donaci lo Spirito Santo che ci faccia crescere in questo ministero. Fa’ che possiamo diventare esperti nell’arte dell’incoraggiamento, a partire dalla nostra relazione di coppia. Maria aggiungi tu ciò che manca alla nostra preghiera. Amen.