Blog

San Giovanni Calabria: il Santo Natale / 1

San Giovanni Calabria: il Santo Natale / 1

Siamo prossimi alla cara, alla dolce ricorrenza del Santo Natale. Oh che grande anniversario è il Santo Natale per tutta quanta l’umanità! Come tutti godono e giubilano a questo rinnovato avvenimento che ci chiama a rivivere quel grande giorno nel quale il Verbo di Dio ha preso carne umana come noi, ha lasciato il Paradiso, gli angeli, la Corte celeste per rivestire le nostre spoglie, farsi piccolo bambino e nascere nel profondo della notte in una stalla, nella più squallida miseria. E tutto questo, o cari, per nostro amore, per salvarci, giacché se il Verbo divino non si fosse fatto bambino noi, l’umanità tutta quanta, era perduta, perché il peccato dei nostri primi padri ci aveva rovinati, aveva chiuso il santo Paradiso. Oh cari, prepariamo bene tutti quanti i nostri cuori in questi santi giorni che precedono la grande solennità; cuor mondo, anima pura, senza ombra di peccato: ecco, o cari, l’unico mezzo per disporci a celebrare bene la santa ricorrenza e far sì che Gesù bambino abbia a regnare spiritualmente in noi, apportandoci tutte quelle grazie che ci sono necessarie per cominciare sul serio una vita veramente cristiana, modellata sugli insegnamenti che Gesù benedetto ci ha dato là nella grotta di Betlemme, e poi sempre nel corso della sua vita mortale, che sono insegnamenti da osservare, del tutto opposti a quelli del mondo, e che noi, o cari, dobbiamo seguire se vogliamo raggiungere il fine per il quale abbiamo la vita: la nostra santificazione. E già che parlo di santificazione mi viene opportuno di indicare un gran mezzo di santificazione, che è purtroppo trascurato da tanti cristiani, e che, per grazia di Dio, si pratica da tante pie persone… voglio dire la santa meditazione, la lettura spirituale; qui nella nostra Casa si fa sempre, per grazia di Dio, dai ragazzi che volontariamente hanno domandato di fare la meditazione e questa lettura spirituale. Ma perché possa portare i frutti, i vantaggi relativi bisogna che sia fatta bene, regolare, con cognizione di causa, perché altrimenti si cambia in veleno questo mezzo salutare e il demonio gioisce. Io fin da questo momento per lasciare a tutti la libertà di fare o non fare la meditazione, ma chi la fa la faccia bene, con fede, con ordine e non per forza, dispenso tutti dalla meditazione, e chi poi vorrà di nuovo appartenere a questa eletta schiera deve farne di nuovo domanda a me, ed io metterò poi apposito incaricato, affinché questa pia pratica torni a tutti di gran vantaggio spirituale.Cari Fratelli e Sorelle, diletti figli, non tralasciamo nessun mezzo per santificare le nostre anime. Ricordiamoci bene che uno fra questi mezzi è appunto la lettura spirituale e la santa meditazione.Un santo diceva: È impossibile che stia la meditazione con il peccato, e sia questo il pensiero per questa sera.